E’ intervenuto in conferenza stampa l’uomo del momento per i Satanelli: Giuseppe Sicurella. Il classe 1994 dopo 6 mesi di prestito alla Lumezzane è tornato alla base e si è fatto sempre trovare pronto sia in Coppa Italia Lega Pro, sia in campionato dove è andato in gol 2 volte negli ultimi 3 match. Un gol ogni 70 minuti di media per la mezzala siciliana, autore del gol dell’1-3 contro il Melfi. Ecco le sue parole:
Chi è Sicurella? “E’ un calciatore che si da da fare in settimana per arrivare più in alto possibile. Sto trovando tranquillità mentale e ritrovo l’ambiente che avevo lasciato sei mesi fa. Mi sento più maturo adesso. Non ho mai perso le speranze di tornare qui e farmi valere. Cerco di mettere in difficoltà il mister, poi lui sa chi deve fare scendere in campo. L’importante è farmi trovare pronto. Sono arrivato qui ragazzino a 19 anni e anche grazie all’ambiente che ci fa respirare calcio ogni giorno, mi sento cresciuto.”
Simbolico l’abbraccio con il mister e Martinelli a fine partita e dopo il suo gol che ha, di fatto, chiuso la partita contro la formazione lucana: “La forza di questa squadra è lo spogliatoio. Ci vogliamo bene e ci aiutiamo uno con l’altro. L’abbraccio con Martinelli è la prova. Rubin mi ha fermato mentre andavo a correre sotto la curva perché era giusto condividere un momento di gioia tutti insieme, nonostante fuori si sentono voci contrastanti.”
Il match di recupero tra Matera e Juve Stabia è terminato 2-2, può essere un buon risultato per il Foggia? “Dobbiamo andare avanti e pensare solo alla prossima partita, solo con i nostri mezzi possiamo vincere. Dobbiamo guardare a noi stessi e siamo carichi già da oggi per il Cosenza.”
Parentesi infelice quella alla Lumezzane, un brutto infortunio ha condizionato il prestito alla formazione rossoblù. Poi il ritorno a Foggia, dopo 6 mesi: “Per un calciatore infortunarsi non è bello, però grazie alla mia famiglia ne sono uscito bene e al 100%. Rispetto a quando me ne sono andato, l’unica differenza è la fame che hanno i miei compagni. Vogliamo al più presto toglierci le nostre soddisfazioni.”
Dedica speciale per i suoi gol, un bel pensiero per i nonno che non c’è più: “Si chiaramente ho una dedica per questi gol, sono per mio nonno. Ho sfruttato al meglio i minuti e dopo quello che ho passato l’anno scorso, tutto questo mi sembra quasi un regalo di mio nonno da lassù.”
Anche per caratteristiche tecnico-tattiche, spesso Sicurella è stato impiegato come terzino destro. Proprio come il suo compagno Alberto Gerbo: “Sono diventato più duttile, ora sto imparando a fare il terzino destro e l’anno scorso a volte ho giocato anche come difensore centrale. Chi sta meglio gioca, con il Cosenza se dovessi giocare, bene. Altrimenti, se dovessi subentrare sono pronto a dare il 100% per questa maglia. A prescindere da Gerbo spero di poter contribuire al bene della squadra. Sono un centrocampista ma se il mister volesse impiegarmi in altre posizioni non ci sarebbero problemi.”
Simpatico siparietto relativo al “cinque” dato all’arbitro dopo il gol al Melfi: “Ero preso dall’euforia, volevo festeggiare e ho coinvolto anche lui mentre mi indicava il centro del campo.”
Capitolo Cosenza. La temibile squadra calabrese arriva a Foggia con l’obiettivo di riacciuffare il treno delle 4 “battistrada” che ora vede i Satanelli un po’ più attardati: “Questo è un campionato ostico, il Cosenza si sta ritagliando il suo spazio ma noi dobbiamo solo pensare a migliorarci. La partita di Melfi deve essere una svolta per noi e se così sarà lo scopriremo sabato. E’ importante farsi trovare preparati. Come detto, se il mister vorrà, sarò pronto a dare tutto sia se dovessi giocare titolare sia da subentrante.”
Flashback Melfi. Al momento del rigore, quali erano le sensazioni in panchina? “Avevo la percezione potesse essere la svolta quel rigore, in positivo o negativo. Ci è andata bene e speriamo che il rigore sbagliato da De Vena segni un cambio di rotta.”
Fonte – Foggia.iamcalcio.it