Foggia a passo lento. Embalo non basta

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Quarto match di fila senza vittoria e Cudini s’interroga sulla difesa. I rossoneri si aggrappano ai colpi del guineano, ma non basta la rete del pari a frenare il momento-no.

Un inizio di novembre poco rasserenante per la difesa del Foggia, che si aggiunge peraltro ad un mese di ottobre poco esaltante. I numeri non mentono: a settembre – in avvio di campionato – i rossoneri avevano subito soltanto due gol (entrambi all’esordio, nella trasferta di Taranto). Poi però il trend si è invertito, facendo aumentare le preoccupazioni dei tifosi.

DIFESA DA RIVEDERE. Sono state sette le reti incassate da Tommaso Nobile ad ottobre, dal gol di Scaccabarozzi in Foggia-Turris fino a quello di Santarcangelo domenica scorsa nella trasferta di Picerno. E a queste va aggiunta la realizzazione di Ravasio di ieri sera, in un momento che sembrava a favore dei rossoneri e che ha gelato i 4.650 spettatori presenti sugli spalti dello Zaccheria. In effetti c’è ancora tanto da lavorare nella retroguardia, con qualche errore di troppo da rivedere in allenamento: mister Cudini ce la sta mettendo tutta ma sembra che il trittico di partite contro le big Crotone, Benevento e Picerno abbia stancato più del dovuto la formazione del tecnico marchigiano e la gara infrasettimanale diCoppa Italia Serie C ad Avellino – attualmente seconda forza del campionato – e la successiva trasferta in casa della capolista Juve Stabia non sono di certo le migliori delle occasioni per potersi riposare.

FINALMENTE EMBALO. Intanto si è rivisto Carlos Embalo in zona gol. Il guineano aveva segnato finora il suo unico gol nel 2-1 alla Turris e ieri ha ritrovato la via della rete al 50’, sfruttando la respinta di Marcone sul potente tiro di Schenetti. Non il più bello dei gol ma sicuramente pesantissimo sia per il punto strappato dal Foggia – in una gara stregata – sia a livello personale perché dà tanta fiducia all’attaccante. E tra l’altro ieri sera il classe ‘94 è stato il più attivo in avanti, impegnando parecchio la difesa dei costieri. Per Maiuri è stata un’autentica spina nel fianco, soprattutto nella prima frazione di gioco: corsa, tanta voglia dirimboccarsi le maniche in una partita piena di sacrifici. Dopo il gol Embalo ha pure provato a ricambiare il favore a Schenetti, che però ha trovato l’opposizione dell’estremo difensore dei campani. Al 72’ i due, stremati, sono usciti dal campo: Cudini ha provato a mischiare le carte, inserendo forze fresche. Ma non c’è stato nulla da fare. Il Foggia non è riuscito a guadagnarsi la vittoria nemmeno in superiorità numerica, nonostante l’espulsione a cambi finiti dell’estremo difensore avversario: i lanci in avanti nel recupero sono stati una facilissima preda per il portiere improvvisato La Monica.(Francesco Ippolito – SEPA)

Fonte – Corrieredellosport.it

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