Due settimane fa rilevato il 20% di Pelusi, uscito così di scena.
Appena due settimane fa, la CN Sport ha rilevato tutte le quote pari al 20% di Davide Pelusi uscito così di scena dalla compagine societaria dopo cinque anni (l’ex presidente era presente nella governance anche con Felleca). Adesso il Foggia è formalmente della CN Sport con il 51% e della Map Consulting di Maria Assunta Pintus con il 49%. Gli americani quando si sono aff acciati al sodalizio rossonero, si sono trovati di fronte di fatto due proprietà che da due anni si danno battaglia nei tribunali, anche se Canonico in quanto detentore della maggioranza delle quote è legittimato a trattare con l’advisor. Ma la fi rma con i nuovi compratori non c’è stata perchè – è una delle ipotesi – potrebbero essere sorti ostacoli con l’altro socio. In sostanza la controversia ancora in piedi fra Canonico e Pintus (l’imprenditrice sarda contesta al primo il manca to pagamento delle quote per l’acquisizione dell’intera proprietà del club), potrebbe aver scoraggiato gli americani dal compiere un’operazione che avrebbe riservato più di qualche incognita oltre a far lievitare il capitale d’ingresso necessario per prendere il Foggia stimato nell’ordine di circa 5 milioni.
I DETTAGLI. Davide Pelusi, uomo di finanza, conferma l’interesse della MergersCorp: «E’ una società che colloca capitali in società su cui è possibile fare un buon investimento. Il Foggia era fi nito nel loro mirino esattamente com’è avvenuto per l’Olbia Calcio, acquisito (un anno fa: ndr) dalla SwissCorp dopo aver scartato 6-7 proposte. Con il Foggia si stava portando avanti la stessa operazione, nel comitato d’aff ari del fondo New Invest, con sede a Berlino ma con base operativa a Londra, figurano anche investitori americani ma la loro intenzione è che entrassero con il 20-30% almeno un paio di imprenditori foggiani. La presenza di investitori del territorio la ritengono un sinonimo di garanzia per la riuscita dell’operazione». (Walter Carbone)
Fonte – Corrieredellosport.it
