Foggia si affida al Consiglio di Stato del 29

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Il tentativo, forse l’ultimo, lo ha fatto il responsabile commerciale del Foggia, Pino Stefanini: attraverso la mediazione del presidente della Camera di Commercio di Foggia, Damiano Gelsomino, ha tentato di organizzare un “tavolo” con l’attuale patron del club rossonero, Nicola Canonico, e la cordata di imprenditori locali (ne sono ben 16) capeggiata da Antonio Salandra, che avevano presentato una proposta l’acquisto (zero euro per le quote societarie e accollo di metà della debitoria) respinta però da Canonico.

MERCATO. Niente da fare: per Salandra e compagni il Foggia (per ora) non è acquistabile, ingabbiato dalla controversia tra Canonico e la socia Maria Assunta Pintus. Toccherà all’attuale socio di riferimento del club, dunque, andare avanti e accelerare le operazioni di mercato. Il Foggia è incompleto, il campionato si avvicina e occorrono almeno altre sei o sette elementi. Da risolvere il problema relativo a quei calciatori che non rientrano più nei piani del Foggia, come l’attaccante Vuthaj (lo vuole l’Andria), i centrocampisti Odjer e Vacca, il portiere Nobile. Trovare una sistemazione non sarà facile, considerando i loro lauti ingaggi.

RICORSO. Il Foggia intanto spera sempre nel ribaltone del Consiglio di Stato, che il 29 esaminerà il ricorso contro la decisione del Tar Lazio che ha riabilitato il Lecco. Al fianco del club anche  l’amministrazione provinciale di Foggia che si costituirà in giudizio attraverso l’avvocato Vincenzo De Michele.(Carmine Troisi)

Fonte – Corrieredellosport.it

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