Canonico tentenna. De Finis e Salandra mettono l’ultimatum: weekend decisivo per il passaggio di consegne. Il destino del club resta a metà tra Canonico e De Finis-Salandra. E ora è una corsa contro il tempo.
Siamo agli ultimatum, da una parte e dall’altra. Il Calcio Foggia è a metà strada tra Canonico e il gruppo De Finis-Salandra che vuole rilevare il pacchetto di controllo del club ma deve fare i conti con le prese di posizione del patron. Sarà pure cessione gratuita di quote quella promessa dall’imprenditore barese, ma le condizioni dell’affare arrivano ancora dal quartier generale di Modugno. Situazione in bilico, «più fuori che dentro» ripetevano ieri pomeriggio fonti (neutrali) piuttosto preoccupate sull’andamento di una trattativa rivelatasi più difficile del previsto.
GLI ULTIMI SVILUPPI. Riassumiamo le ultime fasi: ieri pomeriggio nuova “call” tra la sindaca e il duo di imprenditori foggiani che hanno formalizzato un’altra proposta d’acquisto al patron. A stretto giro la sindaca Episcopo si è collegata con Canonico a cui sono state riferite le ultime novità. L’imprenditore barese avrebbe preso tempo, il fine settimana dovrebbe portare consiglio. Dall’entourage delle due controparti nessuno vuole sbilanciarsi, ma ci sarebbe stato un passo avanti della cordata foggiana nella direzione richiesta da Canonico. I termini della trattativa restano gli stessi emersi all’inizio del confronto, potrebbero essere aumentate le cifre dell’accollo della debitoria e limate le richieste sulla fideiussione per restare alle obiezioni poste da Canonico. De Finis e Salandra si dicono disposti a coprire l’intera debitoria dichiarata (2,4 milioni di euro), ma chiedono una fideiussione bancaria sui debiti extra che dovessero venir fuori durante la gestione sportiva. E questo in attesa che vengano completate verifiche approfondite sui conti della società, affidate alla società di revisione Deloitte. Riguardo alla controversia con Pintus (socio della Corporate con il 49%) i soci si dicono disposti a finanziare Canonico per una somma intorno ai 500mila euro a parziale copertura dei costi (1,6 milioni la richiesta dell’imprenditrice sarda) che potrebbero venir fuori dalla sentenza del tribunale di Cagliari.
SULLO SFONDO. Il presidente del Foggia fino a giovedì non voleva sentir parlare di fideiussioni, il fatto che i soci insistano su questo punto potrebbe forse significare il raggiungimento di un compromesso, altrimenti si andrebbe al muro contro muro e al fallimento della trattativa. Non si conosce tuttavia il pensiero di Canonico in merito alla proposta-Pintus. Scenario confuso e comunque in movimento, per una soluzione definitiva è probabile che tutto slitti alla prossima settimana a meno che la sindaca non faccia qualche dichiarazione nella giornata di oggi. Nelle ultime ore sembra che la mediazione del Comune abbia assunto un ruolo ancor più decisivo, altrimenti i due gruppi (che si parlano per interposta persona della sindaca) probabilmente si sarebbero già detti addio. Appare più sfumata, in questo conteso, la posizione della cordata di imprenditori campani formata da Nicola Di Matteo e Giuseppe Catena, la cui offerta non sarebbe stata presa in considerazione dal Comune che propende per la soluzione foggiana. (Walter Carbone)
Fonte – Corrieredellosport.it