Il Foggia ha un’identità. Di Noia fa da apripista

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Cudini sta plasmando un gruppo affamato: imprescindibile nel progetto la presenza del centrocampista. La Coppa Italia ha lasciato in dote a Cudini la consapevolezza di avere un gruppo di qualità oltre che alternative di assoluto valore. All’allenatore l’arduo compito di gestire al meglio questo inatteso vantaggio.

La Coppa Italia porta consiglio, altro che competizione di scorta. Così adesso Cudini si ritrova più o meno con due squadre da gestire. Contro il Monopoli (domani ore 20.45) rientreranno i titolari dell’ultima formazione, almeno quasi tutti quelli tenuti a riposo nella gara di mercoledì stravinta contro il Sorrento presentatosi in campo con una formazione interamente imbottita di under.

DUE SQUADRE. Ma la panchina dopo quel match si è notevolmente allungata, c’è più scelta tra le seconde linee dopo aver visto all’opera giocatori come Rossi (gran gol), Idrissou, lo stesso Embalo (ne riferiamo a parte) finora nient’affatto titolare secondo quanto visto nelle scelte d’inizio di stagione. E tra questi si apre un varco anche Odjer, il mediano ripudiato fin dal precampionato dal tecnico marchigiano che ora, dopo averlo visto all’opera contro i campani (il regolamento quest’anno permette l’utilizzo in Coppa anche dei fuori lista), sta pensando di reintegrarlo. «Ho ricevuto buone indicazioni da tutti, anche dai fuori lista (c’era anche Di Modugno, ndr)»: così il tecnico aveva commentato a caldo nel dopopartita soff ermandosi su qualcuno singolarmente. Ora a poco più di ventiquattr’ore dalla sfida di campionato, Cudini confida che i tanti infortunati (Garattoni, Rizzo, Beretta, Tounkara, per Marzupio tempi più lunghi) tornino a disposizione. Ma se non accadrà il tecnico ha già le soluzioni alla portata: «Spero di recuperare gli infortunati, ho ricevuto tante buone indicazioni sulle alternative quindi vediamo quelli che saranno gli sviluppi».

LEADERSHIP DI NOIA. Il Foggia adesso è in salute, l’inizio stentato (ko a Taranto) sembra lontano anni luce. Chi c’era all’epoca ed è pronto a confermare la sua leadership in campo è Giovanni Di Noia, ormai il jolly per eccellenza di questa squadra. L’interno barese si è rivelato preziosissimo per Mirko Cudini, giocando anche da esterno difensivo contro la Turris per sopperire all’emergenza in difesa dopo l’infortunio di Marzupio. Di Noia giocatore indispensabile per questa squadra, utile anche nella fase di svezzamento di due under come Martini e Marino titolari fin dall’inizio dell’esperienza foggiana ma con la chioccia Di Noia al loro fianco pronto a supportarne le difficoltà di adattamento al modulo e l’impatto con la C.

TIFOSI, ALTRI DASPO. Non è un buon momento per il tifo rossonero, raggiunto da altri arresti (dopo i fatti di Taranto) e provvedimenti di Daspo. Gli ultimi provvedimenti si riferiscono ai taff erugli dell’1 ottobre scorso prima di Foggia-Turris, arrestati ai domiciliari tre ultrà con obbligo di firma per un anno e divieto assoluto di recarsi allo stadio per complessivi tre. L’indagine – informa la Questura di Foggia – non si è ancora conclusa, sarebbero al vaglio le posizioni di altri tifosi.(Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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