Foggia, ora tutto sul campionato

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Dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia Cudini concentra le attenzioni sulla risalita in classifica. L’eliminazione dalla Coppa dà la possibilità a Cudini di focalizzare tutte le energie sul principale obiettivo. L’attacco rimane il nodo ancora da sciogliere per l’allenatore. La sconfitta di Avellino accentua il momento di difficoltà dei rossoneri. C’è bisogno di spegnere i campanelli d’allarme.

La descrizione più efficace del momento che attraversa il Foggia l’ha fatta Andrea Schenetti, prima della trasferta di Avellino, match che ha sancito l’uscita di scena dei rossoneri dalla Coppa: «Periodo paragonabile a quello di Mario Somma, quando perdemmo allo Zaccheria contro il Monterosi». È il riferimento più catastrofico dell’ultima annata, nulla a che vedere con il Foggia di Boscaglia che almeno poteva giocarsi l’alibi della partenza a handicap ma con tutta la stagione ancora davanti. Oggi il momento assai particolare del Foggia di Cudini, visto da uno dei giocatori più esperti del gruppo, evoca sensazioni che quel gruppo una stagione fa riuscì a superare dopo le dimissioni di Somma e l’arrivo al capezzale del gruppo di Delio Rossi. Può darsi che il tecnico di Porto Sant’Elpidio avverta in questo momento intorno a sé questo clima di sfiducia, ma non da parte della società che vuole accordargli altro tempo. Schenetti dopotutto ha parlato senza rifugiarsi dietro parole di facciata, la schiettezza non sempre è una virtù nel calcio, ma in questo momento può aiutare il Foggia a guardarsi dentro ed a tirarsi fuori dai guai. Certo, a giudicare da com’è andata al Partenio non c’è da stare allegri. La formazione di riserva si è fatta superare dai rincalzi dei biancoverdi, sembrava quasi una sfida di “ciappanò”.

TESTA AL CAMPIONATO. C’è da dire che Cudini non è sembrato particolarmente dispiaciuto per l’eliminazione, la Coppa in fondo gli avrebbe sottratto energie che servono più per il campionato. Ma se così fosse lunedì nel posticipo contro la Juve Stabia il Foggia dovrebbe recitare su tutt’altro copione, in una sfida delicatissima e difficile. Le premesse ci sono tutte: contro il Benevento i rossoneri hanno giocato finora la miglior partita da quando è cominciato il campionato.E’ mancato solo il gol e su questo punto registriamo la polemica sottolineatura del tecnico che ha ribadito come si aspetti dai suoi attaccanti ben altro atteggiamento in area di rigore. La sostanza è che la regressione del Foggia si spiega soprattutto con la sequenza infnita di gol sbagliati di un niente sottoporta. Non è del tutto campata in aria come tesi. Contro il Sorrento Garattoni è andato a un pelo dal gol del 2-1 e proprio contro il Benevento Vezzoni ha fallito una ghiottissima occasione nel finale. Il richiamo di Cudini, par di capire, è per gli attaccanti che non si fanno trovare pronti all’appuntamento con il gol. E’ su questa innegabile diff erenza, tra gioco prodotto e gol mancati, che restano in piedi le chances del tecnico marchigiano di salvare la panchina e far risorgere il Foggia. (Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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