Foggia, ora il gol è una chimera

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Una quantità industriale di azioni non concretizzate. Cudini cerca la svolta e intanto studia nuove strategie. Una sola rete all’attivo nelle ultime quattro gare: l’impasse realizzativa va risolta in tempi brevi.

Quanto spreco, caro Foggia. La formazione di Cudini è riuscita a sciupare un paio di occasioni da gol anche contro la capolista. Attaccanti impacciati sottoporta, persino un giocatore esperto pratico e quadrato come Schenetti è finito dentro questa amnesia collettiva. Due palle-gol nitide (la seconda di Tonin) che avrebbero potuto regalare al Foggia una vittoria clamorosa e scacciacrisi. Quello che ci vuole a questa squadra spesso involuta e imballata nei suoi meccanismi di gioco (Picerno, Sorrento) proprio perchè non c’è il contraltare dei gol a riequilibrare le smagliature inevitabili in uno schema di gioco.

NUOVE SOLUZIONI. Correre ai ripari, ma come? Cudini è andato oltre nel dopopartita, come se il problema del gol fosse ormai questione congenita di questa formazione e non un problema da risolvere. Forse perchè il tecnico è consapevole di non avere a disposizione attaccanti più rapidi nei sedici metri? «Conta la prestazione – le parole del tecnico al 90’ – in questo momento era importante uscire da un campo così difficile con delle risposte al riguardo. Le abbiamo date, la squadra ha risposto come doveva alla sfida contro la capolista». Salva il punto in trasferta Cudini, il terzo in cinque partite. Il piatto piange, ma non dopo una sfida comequesta: «È un punto importantissimo – ancora Mirko Cudini – abbiamo dovuto fare i conti anche con alcune sostituzioni forzate nell’intervallo che ci hanno obbligato a prendere alcune scelte. Ci siamo comportati comunque sempre nel modo giusto, i ragazzi si sono calati nel ruolo giocando una partita di grande applicazione e sacrificio».

PROBLEMA D’ATTACCO. L’attacco resta spuntato e incolore, ma Cudini vuol sottolineare di più la prestazione complessiva che è stata di spessoree di qualità in alcuni frangenti della gara, specie nella seconda metà della ripresa quando è calata l’intensità degli stabiesi. Sulle due palle-gol regalate alla Juve Stabia il tecnico dice che «serviva più palleggio in fase offensiva». Il Foggia avrebbe potuto buttarla dentro e sarebbe stata una vittoria meritata e limpida nella sua costruzioni. Ma per i tifosi rossoneri il rammarico aumenta: i gol sprecati contro la Juve Stabia fanno il paio con il colpo di testa a fil di palo (a porta sguarnita) di Garattoni nei minuti finali con il Sorrento e con l’occasionassima fallita da Vezzoni nel match con il Benevento, per citare le palle-gol più recenti mancate dai rossoneri che hanno graziato gli avversari. Il Foggia va avanti con il suo minimo sindacale dei pareggi, fino a quando?(Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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