Un Foggia a tempo fino alla sosta

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L’intenzione della società è dare fiducia al progetto estivo. Ma Cudini deve tornare a vincere. Per l’allenatore non sarebbe sostenibile un ulteriore ko.

Mirko Cudini sulla panchina a tempo: sembra chiaro il piano della società dopo il secondo ko di fila e una classifica che ha imboccato la retromarcia. Il club di Canonico potrebbe offrire la chance di rimettere in sesto il Foggia nelle prossime tre partite, fino alla sosta di campionato: decisive le partite interne contro Potenza e Monterosi e il derby in trasferta di Cerignola. È un piano provvisorio, naturalmente: non sarebbe sostenibile per la società e lo stesso Cudini un altro ko già domenica e quindi col Potenza diventa da questo punto di vista l’ultima spiaggia per l’allenatore marchigiano che dovrà superare l’ostacolo per andare avanti e assicurarsi il salvacondotto fino al termine del girone d’andata, se non oltre.

C’È SILENZIO. Il presidente Canonico ha ormai da tempo chiuso i canali della comunicazione con gli organi di informazione e con i tifosi, forse riprendendo quel suo filone di polemica con l’ambiente che scaturì dopo la delusione della finale playoff. Aveva minacciato di abbandonare. poi ci aveva ripensato e messo sotto contratto in extremis Cudini, quando tutte le altre formazioni erano già andate in ritiro. Aveva anche respinto, Canonico, l’unica proposta di acquisto delle azioni del club presentata dagli imprenditori Salandra, Mescia e La Torre. Per poi annunciare che avrebbe costruito una squadra «in grado di disputare un campionato dignotoso». Diciamo che finora Cudini ha mantenuto fede ai programmi, il Foggia di metà classifica è esattamente ciò che vogliono dire le parole del presidente. Ma una gestione al piccolo trotto diventa difficile da sostenere in una piazza dove si era sognata a occhi aperti la B di recente. Il Foggia per rispettare i programmi dovrebbe almeno risalire in quota playoff e mostrarsi competitivo per il prosieguo. Non sarebbe accettabile per la piazza un Foggia intento a evitare la quota playout, le tensioni ambientali già vissute in altre occasioni finirebbero per condizionare il rendimento e far precipitare la situazione.

IL TIMORE. Il timore che adesso si fa largo tra i sostenitori rossoneri è che la società, in una stagione già condizionata dai risultati negativi, possa decidere di convertire l’annata dignitosa, in un epilogo da salvezza. Per questo sarebbe importante lanciare un segnale di risveglio già col Potenza: il Foggia di Cudini può ancora tirarsi fuori da un futuro anonimo, ma deve risollevarsi subito.(Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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