Foggia alle prese col nodo società

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La volontà di Episcopo è far incontrare De Finis e Salandra con Canonico. Di Matteo outsider. Tra i tifosi c’è chi auspica che l’attuale proprietà vada avanti.

Silenzio e tavoli riaperti. Tutto tace adesso intorno al Foggia. Come se il fragoroso ritorno sulla scena di Canonico venerdì scorso («ritiro la proposta, non vendo più») avesse in realtà aperto uno spiraglio sulla trattativa. Ago della bilancia la sindaca Episcopo che ieri non ha convocato la conferenza stampa, caldeggiata dal presidente del Foggia, affinché il Comune desse conto ai tifosi del nulla di fatto nell’ultima settimana di incontri. Le parti, con la cordata De Finis-Salandra ancora alla finestra, restano distanti. Però sotto sotto esisterebbe da ambo le parti una residua volontà di non chiudere. E sullo sfondo sarebbe ancora in gioco pure l’imprenditore casertano Di Matteo (ne riferiamo a parte).

SITUAZIONE. Ma torniamo alle bocche cucite in Municipio. Cucite, ma in realtà è proprio quel silenzio a parlare. La sindaca avrebbe deciso di imporre la sordina a tutti i comunicati, le voci, i bisbigli che in realtà avrebbero aggiunto altra confusione al chiacchiericcio, per mettere i contraenti intorno a un tavolo. Stop anche alle “call” fredde e impersonali delle riunioni via web, condotte negli ultimi tempi in modalità da confessionale: Canonico che parla con la sindaca e la sindaca che poi riferisce agli imprenditori foggiani sempre da schermo in un altro collegamento. Sarebbe arrivato il momento di vedersi finalmente in carne e ossa, stringendosi possibilmente la mano, prima di capire se bisogna davvero chiuderla qui oppure ci sono ancora margini per venirsi incontro. La questione è complessa, i termini del ragionamento complicati: Canonico, proprietario al 51% della holding rossonera, è in causa con la socia Pintus che chiede il pagamento dell’altro 49%. A conti fatti la società in queste condizioni non sarebbe vendibile, a meno che non ci si decida a saldare le quote dell’imprenditrice sarda (sul punto irremovibile). E bisogna poi chiarirsi sulle scadenze di fine stagione agonistica, sui pagamenti dei tesserati al 30 maggio che l’imprenditore barese vorrebbe far rientrare nell’esborso già stabilito dai foggiani in 2,8 milioni di euro.

SCENARI. Nel fine settimana dicono i bene informati, qualche avvicinamento ci sarebbe stato fra Canonico e gli imprenditori foggiani. E sarebbe stato il dirigente barese a fare il primo passo. Se fosse vero, i tifosi che confidano in un riavvicinamento tra le parti sarebbero incoraggiati a sperare nella possibilità di un accordo. Ma sui social sono comparsi anche messaggi meno distensivi, con un’altra frangia del tifo (così come almeno si accredita) che invita Canonico ad andare avanti da solo e ad iscrivere la squadra al campionato senza curarsi della proposta locale. Secondo il parere di questi ultimi, Canonico potrebbe ancora una volta sorprendere tutti e costruire finalmente lo squadrone per la B. (Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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