Il Foggia avanza con l’iscrizione

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Canonico ha chiesto le certificazioni dello Zaccheria al Comune: un altro indizio in chiave futura. Ora però la città attende chiarezza sia dal patron che dalla sindaca.

Passettini di avvicinamento al calcio giocato. Il Foggia è tornato a bussare alla porta del Comune, ma questa volta per chiedere le certificazioni tecniche e regolamentari al fine dell’utilizzo dello stadio Zaccheria per la prossima stagione agonistica. Senza delle quali non si potrebbe ottenere alcuna iscrizione al campionato. Canonico dunque lentamente si riavvicina alla società che voleva abbandonare (almeno così aveva minacciato). Delle cordate non si avverte più nemmeno l’ombra. Anche se, secondo qualche indiscrezione, i contatti fra Canonico e De Finis/Salandra non si sono spenti definitivamente. Difficile ipotizzare in questo momento un ribaltone, il patron semmai potrebbe essere più interessato al coinvolgimento di qualche sponsor in più che la cordata foggiana avrebbe in portafoglio. Ma siamo nel campo delle ipotesi, i sussurri non sono verificabili (avvertenza doverosa), spenti i riflettori dei tavoli online siamo forse nella fase dei ravvedimenti incrociati?

STOP AND GO. I riflettori restano puntati su Canonico. Il passo di riavvicinamento al Foggia è felpato, forse l’intenzione è di non darla troppo a vedere con i tifosi che manifestano però segnali di stanchezza da un atteggiamento passatista e senza varianti. Il Foggia è suo, continuerà ad essere dell’imprenditore barese che probabilmente non ha mai avuto alcuna intenzione di mollare a giudicare da certi indizi (mai aperta una vera trattativa con le cordate). Tuttavia le ultime vicissitudini dovrebbero portare il patron a farsi due conti, su quanto sia utile interfacciarsi con una realtà spenta che solo con una fiammata nei programmi per la prossima stagione potrebbe riaccendersi. I commenti in giro segnalano un fronte sempre più ampio di insoddisfazione, come se la piazza si fosse stancata di questi continui “stop and go” e non se lo aspetti nemmeno più il colpo di teatro di un annuncio roboante, come sarebbe peraltro auspicabile alle porte di una nuova stagione, con un nuovo allenatore da ingaggiare, una squadra da rinforzare per puntare al ritorno in B. Foggia sembra essersi assuefatta al minimo cabotaggio, alla sufficienza di un’altra stagione che al massimo potrebbe ravvivarsi solo per mezzo di un colpo di coda in corsa, come accadde nell’annata 2022-23 ravvivatasi grazie alla cavalcata dei playoff .

IL SILENZIO DEL COMUNE. Sportivi e città in mezzo al guado, tifosi e media attendono di conoscere le dichiarazioni ufficiali dal vertice della società e anche dalla sindaca Episcopo, sollecitata (a quanto si dice) dal patron nei giorni scorsi a informare la piazza sui motivi che hanno fatto naufragare le due trattative. Dal Comune però nessun segnale in tal senso, Episcopo probabilmente non farà dichiarazioni limitandosi (le valutazioni in corso) a un comunicato proprio com’è successo nelle ultime fasi del confronto a distanza con la società e le due cordate. Palazzo di città in questa fase sembra voler marcare la sua posizione di terzietà, dopo essere stata esclusa dalla partita dall’annuncio di Canonico (venerdì 17) di voler ritirare alle cordate l’agio di poter acquisire il club a costo zero sul 51% del pacchetto di controllo della CN sport. (Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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