Garattoni spinge in alto il Foggia

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Rossoneri a -3 dal primo posto. Tra i segreti della rinascita prestazioni e ruolo dell’esterno-goleador. È il segreto e la costante di Cudini: il 3-4-1-2 dipende dalle sue qualità. «Diremo la nostra pure quest’anno».

Mancava Garattoni sulla scena, così come Rizzo entrambi rientrati dall’infortunio in simultanea. Il Foggia senza di loro ha continuato a girare a meraviglia, anzi ha conosciuto proprio da Catania in poi (Rizzo infortunatosi prima della gara, Garattoni durante) una vera e propria escalation di punti e di risultati. Ma con quei due in campo è tutta un’altra cosa e poi il terzino-goleador da quinto (o quarto) di centrocampo diventa a tutti gli effetti una spina nel fianco nella difesa avversaria. Così è molto probabile che Cudini, con il romagnolo in campo, dovrà definitivamente accantonare il 4-3-3 che aveva adottato come modulo base a inizio di stagione mandando un avviso ai giocatori («si cambia tutto»). Sentite a tal proposito cosa ha detto Garattoni al 90’ di Foggia-Brindisi: «Da quinto di centrocampo mi ritrovo in area più volte, questo è normale visto che c’è meno campo da percorrere. Poi dipende agli avversari che abbiamo di fronte e dal lavoro che il mister prepara durante la settimana». Non è un aut-aut, ma difficile pensare che il tecnico voglia privarsi di un esterno che attacca lo spazio regolarmente e sa rendersi così utile in area di rigore andando anche a bersaglio.

METAMORFOSI COMPLETA. Pensiero del resto già assimilato dall’allenatore che contro il Brindisi ha schierato la squadra nel 3-4-1-2 con licenza per Garattoni di partire di puntare l’area avversaria e di colpire. Risultato della trasmigrazione tattica del 25enne cesenate: un gol con tiro a fil di palo dal limite e l’assist per il raddoppio sempre dalla corsia di destra per l’accorrente Tonin cui è seguito il tap-in a porta vuota di Schenetti. Un gioco da ragazzi per il Foggia sbarazzarsi del Brindisi, sotto di due gol già dopo 31’ in una partita che poi non ha avuto più storia. Rossoneri letali e che giocano facile, la manovra sorride e non c’è poi molto da discutere se i risultati arrivano. Quello conquistato nel derby è il settimo risultato utile consecutivo in campionato, l’ottavo con la vittoria di Coppa ai danni del Sorrento nella medesima striscia.

C’È ANCHE IL FOGGIA. Garattoni sorride, ma l’umiltà che lo contraddistingue non nasconde la sorpresa di aver ripreso subito la forma campionato: «Non si sa mai come si rientra dopo un infortunio, ma diventa facile rientrare quando il gruppo gira. Siamo facendo un buon campionato, possiamo dire la nostra anche quest’anno». Il Foggia dovrà vedersela con squadre più forti, è la sintesi di Garattoni: «Ci sono 4-5 corazzate costruite per vincere il campionato, ma anche noi l’anno scorso non eravamo tra i favoriti eppure…». E con un Garattoni in più nel motore rossonero, tutto diventa estremamente più semplice per Cudini e il Foggia.(Walter Carbone)

Fonte – Corrieredellosport.it

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