In attesa del ritorno in serie C, «braccio di ferro» sul Foggia

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Venti di burrasca soffiano sul Calcio Foggia 1920. Turbolenze scuotono la società. Frizioni tra il presidente Roberto Felleca e la sua socia Maria Assunta Pintus. Contrasti nati alcuni mesi fa. Ora, i nodi vengono al pettine. Dissidi che potrebbero portare ad un nuovo assetto del sodalizio rossonero, fra incognite e interrogativi. Rimpasto sì, no o forse? Ingresso di nuovi soci? Le prossime settimane, su questo fronte, si annunciano calde. Il club, al momento, fa capo, per il 20% all’a.d. Davide Pelusi e per il restante 80% alla Corporate Investments Group, di cui sono soci Felleca e la Pintus. Il 6 maggio prossimo è convocata, presso un notaio in Sardegna, un’assemblea dei soci della Corporate: oggetto la ricapitalizzazione, per consentire al club rossonero di chiudere questa stagione e iniziare a pianificare la prossima (circa 300mila euro, di cui 240mila dovrebbero essere versati dalla Corporate).

«Siamo al lavoro tutti i giorni per cercare la soluzione migliore e più rapida possibile per il bene esclusivo del Calcio Foggia – spiega Edoardo Brillante, giovane avvocato salentino che esercita a Milano la sua professione e cura gli interessi di Felleca -. Ho avuto modo più volte di parlare con la Pintus. Le intenzioni del presidente le conoscete: è disposto ad andare avanti anche da solo, se la Pintus vorrà cedere le sue quote; in caso contrario potranno proseguire insieme, a patto che lei versi quanto deve per chiudere la stagione, e garantisca di impegnarsi anche per la prossima, con l’auspicio che il club sia in Serie C. Finora di certo, da inizio stagione, Felleca ha investito più del doppio della Pintus nel Calcio Foggia: questo è un dato di fatto».

L’imprenditrice sarda, dal suo canto, ha dichiarato: «Qualunque decisione intenda prendere Felleca dovrà trovare il mio assenso, che potrò esercitare il diritto di prelazione in caso di cessione della sua partecipazione societaria. Ipotizzo che ciò possa disturbare, e che sia l’origine degli inviti a farmi da parte, anche tramite i media. Io a Foggia mi trovo molto bene, sono legata alla città e assicuro il mio impegno, sia in D che in caso di Serie C. Ogni mia decisione sarà finalizzata a tutelare gli interessi del Foggia, se me lo permetteranno».

Passaggio, quest’ultimo, messo in dubbio dal club manager rossonero, Simone Pillisio: «La Pintus, a inizio febbraio scorso, mi ha manifestato la volontà di cedere le sue quote e mi ha chiesto di sondare il terreno, capire se qualcuno fosse disposto a rilevarle. E’ nata, così, una trattativa con l’avvocato campano Palma, che ha il Sora ed è stato vicepresidente della Juve Stabia. Negoziato portato avanti con l’intermediazione dell’avvocato foggiano Audiello e che era giunto alle battute finali, a metà febbraio. C’era l’accordo, mancava solo la firma dal notaio. Lei, poi, ha fatto retromarcia». «Sarebbe agevole per me sconfessare le dichiarazioni di Pillisio – replica la Pintus – ma sarebbe dannoso per il Calcio Foggia. Non aggiungo altro, posso solo constatare che gli inviti a farmi da parte proseguono». Il braccio di ferro è appena iniziato.

Fonte – Lagazzettadelmezzogiorno.it

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