Tira un’aria di bufera. Oggi il consiglio della Federcalcio, oltre ad approvare il bilancio, stabilirà la graduatoria di riammissioni e ripescaggi in Serie B e in Serie C. Coi ricorsi ancora aperti – Tar il 2 agosto, Consiglio di Stato il 29 – il rischio che l’inizio dei campionati (rispettivamente il 18 e 27 agosto) possa slittare è però abbastanza concreto. Tra sentenze, ricorsi, giustizia sportiva e amministrativa c’è ancora l’idea di un torneo cadetto a 21 o addirittura a 22 squadre. Il presidente di Lega B, Mauro Balata, inorridisce al solo pensiero continuando a difendere quel format che ha regalato fin qui spettacolo. Ma l’ipotesi resta sul tavolo. Dopo il consiglio del 7 luglio che ha escluso dalla B la Reggina e ha ammesso il Lecco, e in seguito alla sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport che viceversa ha ribaltato il tutto stabilendo la “perentorietà dei termini” tenendo fiori anche i blucelesti a causa di quell’autorizzazione per giocare a Padova arrivata in ritardo, stamattina la palla tornerà all’organo politico di via Allegri. Che prenderà una dedicisione figlia della solita relazione tecnica della commissione criteri infrastrutturali, attesa all’alba. Sotto analisi è finita, in particolare, la documentazione presentata da Brescia, Perugia, Spal, Benevento e Foggia, con quest’ultima che sta combattendo una battaglia temeraria. Secondo i regolamenti, infatti, le prime 4 – in questo ordine – avrebbero diritto a risalire nel caso in cui l’organico da 20 squadre non fosse completo. Senza Reggina, dunque, toccherebbe al Brescia. Senza Lecco, subentrerebbe il Perugia. Sempre al netto di documentazioni regolari. Sugli umbri, ad esempio, bala la questione dell’impianto d’illuminazione del Curi (risolta secondo il patron Santopadre, che aveva inserito Benevento come stadio di riserva). «Nel rispetto di quello che verrà deciso dalla giustizia, dico che oggi il Lecco, che ha vinto sul campo, è in Terza Categoria e il Brescia è in B: è un messaggio contrario ai valori dello sport» ha detto nei giorni scorsi il n.1 della Federcalcio, Gravina, durante un evento. CASI. Anche in Serie C la situazione è fumosa. Le uniche certezze sono la rinuncia del Pordenone, che porterà alla riammissione del Mantova, e l’esclusione del Siena, che dovrebbe consentire all’Atalanta U23 di approdare in Lega Pro. Le Noif – che il presidente di Lega, Marani, ha già detto di voler cambiare in futuro – prevedono in prima istanza l’immissione (se c’è) di una seconda squadra di A, subito dopo della vincente dei playoff di D e soltanto come terza ipotesi la riammissione di una retrocessa. Alcione e Fano, vincitrici dei playoff , sperano, così come il Piacenza, retrocesso dalla C. Occhio però alle possibili incongruenze documentali: la commissione non perdona.(Giorgio Marota)
Fonte – Corrieredellosport.it